La denominazione di Copertino prende il nome dal comune omonimo, che si trova fra Lecce e Porto Cesareo, sulla costa ionica del Salento. Creata nel 1976, prevede la produzione di soli vini da uve a bacca rossa (in versione anche Riserva e Rosato), dove il Negroamaro deve costituire il 70% degli uvaggi, completati poi da Malvasia Nera, Montepulciano o Sangiovese. La zona è pianeggiante e i suoli sono rossi, argillosi e poco profondi, posti su lastre calcaree o tufacee: la viticoltura si è sviluppata dove c’è sufficiente profondità per permettere alle piante di sopravvivere all’aridità estiva. I vini che provengono da questa zona sono caldi, strutturati, dalle note tostate peculiari e capaci di invecchiare bene. La cantina sociale Cupertinum si è fatta portavoce di questa denominazione e dei suoi vini, sostenendo anche l’impianto di viti sui bastioni del Castello di Copertino, ispirandosi a vecchi documenti che ne attestavano la presenza in passato. La cantina, nata nel 1935 su iniziativa di 36 viticoltori, oggi conta su 300 soci e altrettanti ettari di vigna, che producono circa 900.000 bottiglie l’anno. Fra queste c’è il Copertino Rosso Riserva, che nella versione 2016 profuma intensamente di mora e prugna in confettura, alloro e chinotto, con sottofondo di goudron. Il sorso è scuro, ma fresco e sapido, dal tannino saporito e dall’allungo caloroso e acido, dove si accomiata su note tostate e speziate.
(ns)
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