Una vera propria follia mediterranea, così si può definire questo rosso di Cà du Ferrà, azienda affacciata sul golfo di Bonassola, nella Liguria di Levante, dai piccoli numeri (30.000 bottiglie in tutto), pensiero e grande accuratezza. “Su un appezzamento terrazzato e verticale - racconta Davide Zoppi che conduce l’azienda con il marito Giuseppe Aieta - ho voluto piantare l’idea del Mediterraneo: un vigneto a 230 metri sul livello del mare da cui si vedono Versilia, Punta Ala, Livorno, Gorgona, Capraia, Elba e Corsica e sulla destra la Riviera di Ponente, con le Alpi Marittime innevate d’inverno, fino al confine francese con Cap d’Antibe e Saint Tropez”. Una vista a 180° sull’alto Mediterraneo e un vigneto piantato dopo un recupero faticoso, eliminando i rovi e ripristinando i muretti a secco, per condensare in un vino Toscana, Liguria e Francia con sei uve rosse diverse, come in un viaggio in barca a vela assaporandone le coste. Diverse sono pure maturazioni e vinificazioni: prima il Merlot, il più precoce, poi l’uvaggio Ciliegiolo, Grenache, Vermentino Nero e Syrah e, infine, il Sangiovese da solo. Dopo l’assemblaggio solo acciaio.‘Ngilù - dedicato ad Angelo, nonno di Davide - servito un poco fresco ben si abbina alla cucina di pesce. Rubino intenso - al naso frutti rossi, aciduli come il melograno e dolci come la ciliegia - in bocca armonico e appagante, si dipana tra frutto, spezia e sale.
(Clementina Palese)
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