
Dazi o no, gli Usa sono il primo mercato del vino italiano. E OperaWine by “Wine Spectator” alla vigilia di Vinitaly 2025 a Verona, arriva in un periodo a dir poco complesso. Ma, a WineNews, la senior editor del magazine Usa Alison Napjus dice che “molti vini italiani non hanno l’attenzione che meritano e a volte hanno prezzi troppo bassi. Vogliamo farli conoscere agli americani e far sì che la “Golden Age” italiana continui. Cosa deve fare l’Italia? Quello che già fa”. Perché, per il senior editor Bruce Sanderson, “gli americani guardano ancora ai classici, ma hanno una grande scelta”.
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