Adagiata sul versante sud-ovest di Montalcino, Argiano è terra di vocazione vitivinicola sin dall’antichità. La storia recente di questa proprietà è tuttavia segnata, nel 2013, dall’acquisizione della stessa da parte di André Esteves, imprenditore brasiliano e grande appassionato di arte e di vini, e dalla gestione affidata alle mani esperte dell’enologo Bernardino Sani. In dieci anni Argiano conosce una rinascita impressionante: la villa Bell’Aria, originaria del 1500 e cuore della proprietà, viene interamente restaurata per accogliere oggi, oltre agli uffici, nei piani sotterranei le splendide cantine di affinamento dei vini e una vinoteca straordinaria; nel piano più alto una pinacoteca privata con capolavori del ‘500, tra cui si segnala un dipinto del Vasari. Anche i casali adiacenti alla villa sono ristrutturati per diventare dimore di pregio destinate a chiunque voglia immergersi nella realtà della proprietà per un breve soggiorno di relax. Tuttavia, ad Argiano il lavoro più importante viene compiuto in vigna e in cantina, non solo con un approccio sempre più sostenibile, ma con un minuzioso lavoro di microzonazione che si traduce in una “personalizzata” gestione dei singoli vigneti e in microvinificazioni volte a rispettare la particolare espressione dei suoli. Un lavoro che sta portando a risultati di pura eccellenza che sono culminati nel recente riconoscimento, da parte di Wine Spectator, di miglior vino al mondo riservato al Brunello di Montalcino 2018. Nell’assaggio in anteprima dei vini dell’annata 2019, tuttavia, si ha da subito la sensazione che i vini di Argiano stiano crescendo ulteriormente. Se il Rosso di Montalcino 2019 è un vino che unisce carattere e seduzione e il Brunello di Montalcino conquista sin dal primo sorso, è il “cru” Vigna del Suolo 2019 a farci innamorare. Da un unico vitigno, caratterizzato da suoli marnosi e argille antiche, con alta concentrazione di calcare, nasce questo Brunello di Montalcino che si palesa nel bicchiere con una brillante veste rosso rubino. Al naso è intenso ma estremamente elegante e complesso. Accanto a note di frutti rossi, melagrana, spezie e cuoio, emergono incantevoli sentori floreali, di rosa, viola e fiori d’arancio, ed uno, intrigante, di arancia rossa. L’ingresso al palato è fresco, con un tannino di razza, elegantissimo, setoso, ben integrato. L’avvolgenza è straordinaria e il sorso conferma la complessità percepita al naso. Il finale è lungo ed elegante, su fresche note di scorza di arancia e chinotto, frutti rossi e una leggera piacevole nota di liquirizia, un invito ad un nuovo assaggio.
(Paolo Lauria)
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