Mentre le esportazioni generali non brillano, i vini del Belpaese trovano terra fertile in mercati piccoli, insoliti e in crescita, da non trascurare. Dal Kazakistan ai Paesi vicini, ideale cuscinetto tra l’Est Europa e l’Estremo Oriente, la Francia “sciovinista” in quanto a vino, ma sempre più aperta ai vini italiani e alla loro varietà, fino al Paese di Maori, che si è scoperto possibile testa di ponte per il tricolore in bottiglia, ed in particolar modo per il Prosecco, i mercati raccontati da chi li conosce e li vive ogni giorno.
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