Il Tufaie di Bolla si è sempre fatto a Castellaro, ma solo dall’annata 2020 compare in etichetta come Uga. Castellaro, con il suo suolo basaltico, testimonia esplicitamente l’intensa attività vulcanica che caratterizzava il Soave milioni di anni fa e da qui Bolla raccoglieva e vinificava le uve fin dagli anni Settanta. L’annata 2016 - fermentata dopo breve macerazione da ottobre, con affinamento successivo parziale in fusti di rovere - ha un colore giallo intenso e una piacevole complessità aromatica dolce al naso: prugna gialla, mango e cedro; ginestra, erbe di campo e mandorla; zenzero, vaniglia e zafferano, si alternano alla pietra focaia anticipando un sorso morbido e fitto, persistentemente sapido, dalla freschezza agrumata e dal finale caldo e ammandorlato. La cantina nasce nel 1883 e nel 1931 si sposta a Pedemonte, in Valpolicella. Durante il Novecento si amplia fino a raccogliere 312 ettari di vigneto nel veronese (grazie anche a 100 famiglie di conferitori storici), per produrre le etichette più tradizionali della zona, qualche internazionale e incursioni nella vicina zona del Prosecco. Nel 2006 entra a far parte del Gruppo Italiano Vini.
(ns)
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