Alla Maison Bollinger, uno dei top player della Champagne, sono legate molteplici vicende, tra le quali, la sua affinità con l’agente segreto più famoso al mondo. Il rapporto tra Bollinger e 007 risale agli anni in cui quest’ultimo era solo un personaggio letterario. Lo Champagne Bollinger è apparso nel 1956 nel quarto romanzo di Ian Fleming “Diamonds are Forever”. Nel 1979, mentre l’agente britannico consolidava la sua presenza sul grande schermo, Christian Bizot, allora presidente della Maison, incontrò Albert R. Broccoli, produttore della saga di James Bond. Fu l’inizio della leggendaria “complicità” tra l’agente segreto di Sua Maestà e Bollinger, che ha “recitato” nei film di Bond sin da “Live and Let Die”. Tornando al vino, la gamma “PN” (Pinot Noir) è un omaggio al vitigno pilastro dello stile della Maison. Un Blanc de Noirs, dunque, tipologia nella quale la cantina con sede ad Aÿ è punto di riferimento assoluto. “TX” sta per Tauxières, il Cru principale, ma nell’assemblato sono presenti anche le uve provenienti dai Aÿ, Bouzy e Verzenay. “20” sta per 2020, l’annata “base” della cuvée e predominante nell’assemblaggio. I suoi profumi rimandano agli agrumi, ai frutti di bosco, alle erbe officinali, alle viole e al pan-brioche, con tocchi gessosi ed affumicati. In bocca il sorso è freschissimo, fruttato, dalla carbonica raffinata e ben dosata, terminando in un finale persistente e profondo.
(are)
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