Così il fondatore di Libera: “in Italia 450.000 persone vivono in condizioni di sfruttamento lavorativo in agricoltura. Di queste, 130.000 sono tenute in condizioni para schiavistiche. I clan interessati sarebbero 27, per un fatturato complessivo di circa 25 miliardi di euro, con un balzo del 12,4% nel solo 2019, ed una crescita che sembra non risentire neanche della stagnazione dell’economia italiana ed internazionale. È una rete criminale che si incrocia con la filiera del cibo dalla produzione al trasporto, dalla distribuzione alla vendita”.
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