Vignazza è il rosato degli Alessandro Junior, la generazione più giovane (ma ormai adultissima) della famiglia di Camporeale, che nel 2015 ha deciso di mettersi alla prova sull’Etna. I tre cugini - Benedetto, enologo; Anna, amministrazione ed enoturismo; Benedetto, comunicazione e promozione - hanno ampliato l’azienda nel tempo, partendo da Linguaglossa, nel versante nord-orientale della Doc, dove ha sede in un antico palmento ristrutturato in contrada Borriglione. Qui si trovano anche due ettari di vigna piantate nel 2020 a Nerello Mascalese su un suolo ricco di pietra pomice color rosso. A poche centinaia di metri, ma nel comune di Castiglione di Sicilia in contrada Palmellata, c’è la seconda vigna, la più grande, divisa in due porzioni: quella a pomice rossa e soleggiata accoglie Nerello Mascalese; quella ombreggiata e sabbiosa ha Carricante e Catarratto. Proprio da qui arrivano le uve per il Vignazza, che fermentano in acciaio dove maturano per altri 10 mesi, a parte una piccola porzione che matura in tonneau. Un vino roccioso, nella versione 2023, che profuma di rosa, mora in confettura, pietra focaia e vaniglia; il sorso è tondo e sapido, ma dal carattere spiccatamente agrumato e freschissimo. Poco più a sud c’è poi la vigna vecchia in contrada Sciaramanica, e infine il vigneto più lontano, in Grasà, sotto Solicchiata. Una emancipazione riuscita e curata, grande 10 ettari, 4 vini e 35.000 bottiglie.
(ns)
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