È forse l’uva più antica del Collio friulano. Parliamo della Ribolla Gialla, da molti apprezzata in chiave “vino macerato”, metodo enologico che ha reso famosa questa tipologia di vino in tutto il mondo. Il Friuli - e la vicina Slovenia - sono state le terre antesignane di questo fenomeno, conosciuto anche come “amber wines”. Robert Princic, con la sua azienda a San Floriano del Collio, tiene fede a questa tradizione e fa macerare i grappoli di Ribolla per circa 24 ore. Ne nasce un vino che non è stanco e nemmeno posato. Al contrario, colpisce per la franchezza varietale del frutto, ancora del tutto intatta. I terreni sono quelli della ponca, un impasto di marne e arenarie che rappresentano un sostrato ideale per i bianchi. In effetti questo calice piace per freschezza e immediatezza, pur dimostrando da subito una tempra da uva importante e quasi tannica. Al naso agrumi e mela verde, con richiami al tè e a fiori bianchi. In bocca è coerente, soprattutto sulle note citriche e sui sentori di roccia bagnata. Un bel twist di profumi delicati ammorbidisce infine il sorso che, tra l’altro, dura molto a lungo. L’azienda lavora ufficialmente in regime biologico dal 2018 dopo dieci anni di conversione su tutti gli 35 ettari di proprietà. Cosa non scontata da queste parti, a causa dell’alta piovosità tipica del Collio: le precipitazioni medie vanno dai 1000 ai 1400 mm l’anno (numeri molto simili alla Borgogna).
(Francesca Ciancio)
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