La Guerrieri Rizzardi, come testimonia già il nome, nasce dall’unione di due antiche realtà vitivinicole del veronese: quella dei conti Guerrieri, proprietari di vigne e cantina nella zona del Bardolino, e quella dei conti Rizzardi, che invece avevano acquistato una tenuta a Negrar e costruito la cantina di Pojega. Arriva in epoca più recente, invece, la proprietà di Soave, con l’acquisto di terreni a Costeggiola, nel 1970. A completare il poliedrico quadro produttivo la tenuta di Dolcè, in Valdadige, per un totale di 100 ettari a vigneto e una produzione di 750.000 bottiglie, che pongono questa realtà fra le più significative della Valpolicella. Focalizzando l’attenzione sull’areale veronese, cominciamo col dire che la tenuta si trova ancora a Negrar, in uno dei comuni storici della zona, e che le vigne occupano 25 ettari, ad un’altezza che varia dai 190 ai 300 metri sul livello del mare. Qui i terreni sono di matrice argillosa e calcarea e qui si trovano i tre Cru storici, Pojega, Rovereti e Calcarole. Ampio e nitido il bouquet dell’Amarone Villa Rizzardi Riserva 2016, dai classici sentori di frutto appassito, fiori secchi, spezie e un elegante corredo di erbe aromatiche, che lo rinfresca e invita alla beva. Coerente il sorso, pieno ma per nulla pesante, rinfrescato dall’acidità e ben bilanciato tra il frutto succoso e la fitta impalcatura tannica, lungo e persistente il finale.
(are)
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