Si chiamano Piwi, nascono all’Università di Friburgo, ma la ricerca ha fatto passi da gigante anche in Italia, a partire dall’Università di Udine: ecco i vitigni resistenti alla peronospora, all’oidio ed alla botrite, nati dall’incrocio di diverse varietà. Un modo per ridurre l’utilizzo dei trattamenti, ma anche di di acqua, abbattendo l’immissione di anidride carbonica, con grande beneficio per l’ambiente. A WineNews le parole dell’enologo Nicola Biasi, di Eugenio Sartori (Vivai Cooperativi Rauscedo) e di Massimo Vallotto (Ca’ Apollonio).
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