“Dietro ai grandi di Piemonte e Toscana, tra i collezionisti, si fanno largo etichette di Amarone, e di vini di Sicilia e Puglia”. Gli indici dedicati ai vini italiani sono quelli che hanno fatto meglio, ma la differenza di prezzo con i grandi vini francesi resta. Così come restano tante incognite per il futuro:
“I dazi minacciano il mercato Usa, che per i fine wine & fondamentale, così come non è positiva la frenata dell’economia cinese, e vediamo cosa sarà per la Brexit. Ma la cultura del vino cresce, e questo aiuterà il mercato”.
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