Si parla spesso di terroir per definire l’unicità di una zona vitivinicola, ma spesso ci dimentichiamo che la natura non conosce confini, e che quell’unicità viene influenzata anche dal contesto. È il caso del Monte Baldo, campione di biodiversità, che orograficamente e culturalmente è stato ed è protagonista nella nascita e nella produzione dell’Amarone della Valoplicella, come raccontano a WineNews il professor Andrea Sbarbati, direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Verona, e Sabrina Tedeschi, a capo della griffe veronese e presidente delle Famiglie Storiche dell’Amarone.
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