“Dalla riforma delle Dop vorremmo una protezione ulteriore del nostro sistema, anche a fronte di nuove problematiche, ma i Consorzi funzionano bene, pur con le tante responsabilità che hanno. Le piccole denominazioni devono decidere autonomamente e cogliere l’opportunità di aggregarsi. Vogliamo promuovere il consumo consapevole, l’abuso non va incoraggiato, ma il tema è decisamente complesso”.
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