Ecco i tre cipressi del logo di Lieselehof. Siamo a Caldaro e ad accoglierci c’è Julian Morandell, giovane e appassionato figlio di Werner. Il padre è stato un pioniere per l’utilizzo dei vitigni resistenti, i cosiddetti PIWI. Inizia nel 1993 a fare dei test, poi dal 2000, in collaborazione con l’Università di Freiburg, pianta i primi ceppi (la sua esperienza è raccontata anche nel libro “Vitigni resistenti”). Oggi l’80% dei vini prodotti sono da vitigni PIWI. Julian da due anni è vice presidente dell’associazione PIWI Alto Adige e afferma che l’interesse sta crescendo, e non solo in Alto Adige. Il primo vitigno resistente impiantato è stato il Solaris, poi Bronner, via via Johanniter e Souvignier Gris. I 6 ettari vitati spaziano dai 250 ai 1.250 metri di altezza e l’azienda è in regime biologico certificato. Julian mi porta a scoprire, all’interno della tenuta, il vigneto sperimentale, che raggruppa ben 360 varietà provenienti da tutto il mondo. Dev’essere un’esperienza incredibile poter assaggiare gli acini di così tante cultivar! E veniamo al vino che mi ha colpito di più nella degustazione: le vigne sono a 1.250 metri, sul passo della Mendola, non a caso si chiama Vino del Passo. Sfaccettato al naso, con i suoi profumi di erbe aromatiche, camomilla, pesca bianca, svela all’assaggio freschezza ed eleganza, mantenendo una lunga persistenza. Solaris 100%: anche i più scettici dovranno ricredersi.
(Alessandra Piubello)
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