Dalla pergamena che attesta l’esistenza già nel 1090, al futuro del mosaico enologico di Alejandro Bulgheroni, guidato da Stefano Capurso (e con la regia enologica di Alberto Antonini) , che partendo dalla storica realtà a metà strada da Firenze e Siena, e valutata, mille anni fa, “due capponi, tre pagnotte e sei monete al mese”, ai progetti di un gruppo con radici in Chianti Classico, a Montalcino ed a Bolgheri, tra business, passione e cultura di impresa e del territorio.
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