Ristorante Osticcio

Montalcino che si tuffa nella Val d’Orcia è la prima cosa che “si degusta” sulla soglia dell’Osticcio. L’accoglienza in sala del maître Francesco Perali e del sommelier Alberto Ponziani è impeccabile, mentre lo chef Ronald Bukri, già ai fornelli in Italia per Paolo Lopriore e Igles Corelli, propone 3 menu con moltissime materie prime locali: “Viaggi nell’anima”, “I miei viaggi” e “Viaggi nella tradizione”. Tra i piatti, Chianina al coltello (tuorlo, colatura di cipolla, Worchestershire), gli spaghetti “Benedetto Cavaliere” (burro di alpeggio, paprika, Parmigiano Reggiano “Vacche Rosse” 24 mesi, limone), le mezze maniche “Pastificio Mancini” (clorofilla di prezzemolo, bottarga di Orbetello, dashi di garum “Gerardo di Nola”) e il piccione (pecorino, fave, estratto di pepe). L’ampia carta dei vini comprende una grande selezione di piccoli produttori naturali, bio e biodinamici. È già un punto di riferimento nel territorio del Brunello, che del turismo enogastronomico ha fatto un punto di forza.