Oggi più che mai - con i suoi vini tra i più ricercati nelle più importanti aste internazionali - Case Basse, la cantina fondata da Gianfranco Soldera agli inizi degli anni Settanta del secolo scorso, brilla come uno dei progetti enologici più affascinanti dell’areale di Montalcino. Un progetto pionieristico a partire dalla conduzione dei suoi 8 ettari a vigneto, per arrivare ad una filosofia enologica dove l’abusato aggettivo “naturale” è soltanto un’etichetta didascalica. Il primo vino aziendale è nato dalla vendemmia 1975 ed il primo Brunello di Montalcino firmato Case Basse, con quella del 1977. Difficile non rimanere colpiti dalle vecchie annate della Maison e guai a pensare che quelle, almeno sulla carta, meno incensate, non siano di livello assoluto. Anzi, in questo caso, è vero esattamente l’opposto. Come dimostra il Brunello di Montalcino Riserva 1996. Un vino dal profilo aromatico di piccoli frutti rossi, terra, fiori appassiti, polvere da sparo e pietra focaia, che, in bocca possiede trama tannica leggiadra, sviluppo incisivo e continuo, profondità del sorso e ancora tanta energia e sapore.
(fp)
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