Il Bolgheri Superiore Bolgherese matura in legno piccolo di primo e secondo passaggio per 18/20 mesi, a seconda delle caratteristiche dell’annata. La versione 2022 profuma di frutti rossi maturi, liquirizia, spezie e tabacco, con cenni tostati, balsamici e di macchia mediterranea. In bocca il sorso è cremoso e avvolgente, dai tannini soffici e dal finale persistente e polposo, che torna su toni balsamici. I vigneti della famiglia Di Vaira - molisana di origini, arrivata a Bolgheri negli anni Cinquanta del secolo scorso ed oggi guidata nella sua avventura enoica da Vincenzo, artefice di questo percorso a partire dal 1970 - si trovano in tre diversi areali del bassopiano bolgherese, dove l’azienda possiede circa 15 ettari complessivi. Lo spicchio di terra più grande ed allevato a vigneto, un appezzamento di 11 ettari, si trova nei pressi della cantina (inaugurata nella sua nuova struttura nel 2021), ai piedi dell’arco collinare dove svetta Rocca di Castiglioncello di Bolgheri, il secondo si trova vicino alla Via Aurelia con 1,5 ettari di vigneto, mentre il terzo sorge in località “Grattamacco” e anch’esso si estende per 1,5 ettari. I vitigni coltivati sono quelli classicamente allevati in questo areale: Vermentino, Sauvignon Blanc, Viognier, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Cabernet Franc, ad alimentare un portafoglio etichette composto da 11 referenze, due rosati, due bianchi e sette rossi.
(fp)
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