Non fanno solo vino a Tavignano. Sui 230 ettari di proprietà - nata nel 1973 - 33 sono a vigneto, mentre il resto è dedicato a grano, girasole, leguminose, erba medica, boschi e prativi. Tesoro di una memoria contadina che è stata convertita a biologico nel 2018, comprese le proprie studiatissime vigne: uve bianche piantate sul lato appenninico della collina, rosse su quello che volge al mare. Il Misco raccoglie i grappoli di Verdicchio dalle parcelle più vocate, che vengono pressati interi, raspi compresi, maturando poi un anno sulle fecce fini: diventa un vino denso, ricolmo di frutta matura, dal sorso caldo e minerale, sapido e pepato, che torna sui toni fruttati e chiude lievemente ammandorlato.
(ns)
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