Dal colore giallo paglierino dai riflessi dorati, l’Etna Bianco Arcuria 2011 ha naso raffinato e ampio su toni minerali sassosi, cenni di albicocca e pera, agrumi, cedro in particolare, fiori di camomilla ed erbe aromatiche. La bocca è ampia e dalla grande persistenza aromatica, ancora freschissimo di acidità mentre il frutto è ben esaltato da una leggera e piacevole sapidità, lungo il finale con un accenno di miele. Un intimo e totalizzante rapporto con il proprio territorio; terreni sul versante nord dell’Etna, a Passopisciaro; vigne tra i 600 e gli oltre 1.000 metri sul livello del mare, alcune a piede franco; solo vitigni della tradizione del vulcano: questa, in sintesi, la ricetta enoica di Alberto Aiello Graci, un catanese trapiantato a Milano ad occuparsi di finanza, che ha poi tagliato i ponti con la capitale finanziaria del Bel Paese per tornare alle origini, nel 2004. Immergendosi, in tempi non sospetti, in uno degli spaccati più affascinanti dello scenario enoico siciliano, oggi sempre più al centro dell’attenzione del mondo del vino. L’azienda conta su 18 ettari a vigneto, in biologico, per 65.000 bottiglie di produzione.
(are)
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