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LA GRIFFE

Tasca d’Almerita Doc Contea di Sclafani Rosso del Conte

Su i Quaderni di WineNews
Vendemmia: 2013
Uvaggio: Nero d’Avola, Perricone
Bottiglie prodotte: 30.000
Prezzo allo scaffale: € 33,00 - 36,00
Proprietà: Famiglia Tasca
Enologo: L. Orsi, C. Ferrini

Non è solo una delle migliori aziende siciliane. Intanto perché sarebbe riduttivo confinare una realtà come Tasca d’Almerita nel seppur importante panorama dell’isola, e poi perché il fascino dei suoi vini incrocia paradigmi molto più articolati dello stereotipo che accompagna la regione. Vini impeccabili, splendidi in certi casi, ma anche capaci di chiaroscuri, sfumature, slanci non comuni. Specie a certe latitudini. Un fascino condiviso, peraltro, capace di coinvolgere critici, degustatori smaliziati e semplici consumatori. La quadratura del cerchio, insomma. La storia aziendale parte del resto da molto lontano. Esattamente dal 1830, anno in cui i fratelli Carmelo e Mastrogiovanni Tasca acquistano l’ex feudo Regaleali, al confine tra le province di Palermo e Caltanissetta. Il Rosso del Conte, nato nel 1970 come Regaleali Riserva del Conte, è senz’altro uno dei portabandiera assoluti della storia di Tasca d’Almerita (forse “il” portabandiera), capace di prestazioni di livello assoluto, in una dimensione territoriale cui non spaventano i confronti internazionali e la sfida del tempo (come dimostrano gli assaggi molto convincenti di alcune sue vecchie annate). Insomma, un vino capace di giocare a meraviglia il ruolo per cui è stato pensato. All’inizio le fermentazioni avvenivano in tini di cemento e l’affinamento in botti grandi di castagno. Poi, nel 1989, l’introduzione di contenitori d’acciaio e legni francesi da 30 e 60 ettolitri; fino all’assetto attuale che prevede l’affinamento in barrique. Per quanto riguarda la composizione varietale il Nero d’Avola ha sempre giocato il ruolo del grande protagonista, accanto alla sua “spalla” naturale, il Perricone, e a qualche limitato contributo del Cabernet. Le uve provengono dalla sola vigna di San Lucio impiantata nel 1965. La vendemmia 2013 ci consegna un rosso sontuoso, ricco di profumi coinvolgenti di frutti di bosco e cenni speziati, in una dimensione che muta nel bicchiere e trova continue suggestioni. In bocca è denso ma dinamico, carnoso ma fine, profondo e dai richiami balsamici. Tannino nervoso e giovanile che assieme alla verve acida accentuata lo rendono pronto alla sfida del tempo.

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