In Italia si fa sempre un gran parlare dell'eccellenze artigianali del Paese e di quanto sarebbe importante unirle per la loro riconoscibilità e promozione. Nel vino spesso accade che grandi famiglie si uniscano per far nascere qualcosa che abbia un comune sentire. Bellavista lo ha fatto con l'azienda comasca di tessuti Dedar - nata nel 1976 - per rivestire la sua nuova Vintage Selection. Qualcosa di più di un semplice restyling di etichette, piuttosto una ricerca di eleganza che sposa le trame delle stoffe ad alcuni particolari dei più bei monumenti italiani - da Pompei, a Villa Doria Pamphili e al Ninfeo romano. Il comune sentire sono le "sensazioni": i tessuti come il vino si toccano - sensazione tattile - si annusano, si guardano. Basti pensare agli aggettivi che si usano per descrivere i tannini, talvolta vellutati, altre ruvidi. Tra le quattro proposte la nostra attenzione si è posata sul Rosé 2015, un vino che porta il rosa sulla confezione e sull'etichetta e che non nasconde un'impronta femminile, grazie anche ai fiori e alla frutta esotica che campeggiano sulla scatola e sul famoso ovale della bottiglia. Una cuvée realizzata con trenta selezioni di vendemmia. Il risultato è un vino potente e sottile al contempo, che ha la cremosità dello Chardonnay stemperata dal nerbo del Pinot Nero. Bollicina finissima e invitante, dal colore delicato ma non pallido come tanti, troppi rosé.
(Francesca Ciancio)
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