La Locanda la Raia a Gavi, un tempo stazione di posta per i viaggiatori, è una grande casa circondata dai vigneti, i pascoli e i boschi dell’azienda omonima. Alla guida della cucina del ristorante c’è Tommaso Arrigoni che prende ispirazione ed ingredienti dalla produzione dell’orto della tenuta La Raia, ma che seleziona anche i produttori locali, scegliendo la carne delle mucche Fassona che pascolano libere alla Raia. Per questo autunno, oltre a quelli che ormai sono i classici della Locanda come il risotto al Castelmagno con le erbe del giardino aromatico, il vitello tonnato al punto rosa o il baccalà mantecato brand de cujun, arrivano altre intriganti proposte come la mesciuà (la zuppa di granaglie di tradizione ligure), il petto di galletto con funghi porcini, protagonisti anche di strepitosi tajarin fatti in casa, e di un’insalata servita con zuppa di pane. Tutto a costruire un menù che si fa percorso tra la tradizione gastronomica piemontese e quella ligure, che, a loro volta, suggeriscono la cucina del Gavi.
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