Le riflessioni su tendenze, mercati, territori e comunicazione di una tra le più profonde conoscitrici e narratrici del vino italiano nel mondo. “Nei mesi del lockdown abbiamo visto crescere l’interesse per il vino italiano, anche per le sue denominazioni meno conosciute. Il boom dell’on-line ha portato cambiamenti positivi ma anche negativi, anche se tutto sta tornando “in presenza”. Il vino italiano ha denominazioni che sono pilastri, ma dobbiamo parlare sempre più di “vigneto”, almeno per certi territori”.
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