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LA GRIFFE

Angelo Negro e Figli Dop Barbaresco Basarin Riserva

Su i Quaderni di WineNews
Vendemmia: 2010
Uvaggio: Nebbiolo
Bottiglie prodotte: 3.000
Prezzo allo scaffale: € 42,00 - 44,00
Proprietà: Giovanni Negro
Enologo: Angelo Negro e Gianfranco Cordero

Siamo nel cuore delle Langhe, tra Monteu Roero e Canale. È qui che si trovano le vigne e la cantina dell’Azienda Agricola Angelo Negro e Figli: quasi cinquanta ettari coltivati a vigneto, che privilegiano le varietà tradizionali della zona, Arneis, Favorita, Barbera, Nebbiolo, Bonarda e Brachetto. L’azienda si distingue infatti per una produzione di territorio in cui spiccano, per particolari doti qualitative, soprattutto le etichette di Roero e di Barbaresco. A Cascina Riveri, c’è il cuore aziendale, mentre i vigneti sono dislocati in nove fra le sottozone più importanti del territorio: Perdaudin, Gianat, Prachiosso, Sudisfà, Nicolon, Bertu, Cascina Basarin in Neive, Cascina San Vittore in Canale, Ciabot San Giorgio in Monteu Roero. L’azienda è a gestione decisamente familiare. Il titolare Giovanni Negro, con il prezioso aiuto della moglie Marisa, organizza e pianifica, mentre i figli, Gabriele, Angelo, Emanuela e Giuseppe, si occupano rispettivamente della conduzione dei vigneti, della cantina, delle vendite all’estero e delle vendite in Italia. La produzione possiede una cifra stilistica che privilegia vini impeccabili dal punto di vista dell’esecuzione e non privi di personalità, con profumi intensi e strutture complesse. Una solida costanza qualitativa caratterizza questa cantina nell’intera gamma di etichette prodotte. Gli affinamenti vengono effettuati sia in legno grande che piccolo.
Ottenuto da vigne di oltre sessanta anni di età, il Barbaresco Basarin Riserva 2010, oggetto del nostro assaggio, rappresenta l’espressione di una delle zone più vocate per la coltura del Nebbiolo da Barbaresco. Al naso i profumi sono variegati e incrociano note di viola e rosa a sentori di spezie dolci e liquirizia e ricordi balsamici a rifinitura. In bocca, il vino è ben fatto, bilanciato e scorrevole con una progressione gustativa non priva di piacevoli durezze tanniche e buona spinta acida che ne amplifica la profondità del sorso. Legno dosato con equilibrio, anche se in questa fase resta ancora abbastanza in evidenza. Ci sono tutte gli ingredienti per un radioso futuro, per un vino che con il passare del tempo svilupperà ancora più complessità e personalità.

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