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LA GRIFFE

Arnaldo Caprai - Val di Maggio Sagrantino di Montefalco 25 Anni

Su i Quaderni di WineNews
Vendemmia: 2009
Uvaggio: Sagrantino
Bottiglie prodotte: 40.000
Prezzo allo scaffale: € 55,00 - 60,00
Proprietà: Famiglia Caprai
Enologo: Attilio Pagli

Il Sagrantino di Montefalco? Praticamente, lo ha inventato Marco Caprai. Certo, questo vitigno ha origini antiche, come è vero che il vino che ne deriva (soprattutto nella versione “dolce”) è stato vinificato da sempre dai contadini della zona. E’ altrettanto innegabile, però, che se oggi questo rosso, così particolare, è considerato uno dei maggiori vini italiani, con estimatori sparsi un po’ in tutto il mondo, e se il comprensorio di Montefalco è oggetto di studi e riflessioni, essendo diventato uno dei casi più clamorosi di affermazione di un territorio grazie al vino, il merito è da ascrivere, in larga parte, alla cantina Caprai e al suo “deus ex machina”. Un’opera pionieristica i cui ingredienti sono stati una accurata ricerca, una rigorosa sperimentazione, praticate senza compromessi ed attingendo dal meglio che l’Italia enoica può offrire, passione e capacità manageriali. Oltre che un profondo e autentico attaccamento per un vitigno e il suo territorio di origine. E se nella denominazione sono pure emerse contraddizioni e non poche difficoltà nella gestione di un successo così improvviso, la cavalcata dell'azienda di Marco Caprai è stata travolgente, portando alla nascita, tra l’altro, di un autentico vino culto: il Sagrantino 25 Anni, nato nel 1993 per festeggiare il quarto di secolo dell’azienda e diventato il prodotto “bandiera” delle etichette prodotte nella cantina di Torre, a due passi da Montefalco. Oggi, questa azienda può contare su oltre 130 ettari di vigneto e nella cantina di Marco Caprai è possibile, come in poche altre realtà produttive di questo territorio, cominciare a testare le vere potenzialità del Sagrantino, stappando le annate più vecchie. Perché se qualcosa di certo è possibile affermare su questo rosso generoso e opulento, una sicuramente è la sua capacità di affrontare il tempo che passa. Qualche indicazione, tuttavia, è più che leggibile anche nella giovanissima versione 2009, oggetto del nostro assaggio. Profumi decisamente intensi e frutto sempre in primo piano, sono le caratteristiche olfattive più immediate che trovano complessità in una timbrica affumicata. In bocca, poi, la “carica” del frutto si affianca a tannini imponenti e serrati, ancora molto giovani, e ad un’ottima vivacità.

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