Un'enoteca dichiaratamente con "vini naturali" e con vanto! Il locale sul Naviglio Pavese è stato tra i primi a non cercar compromessi e a dare un'impronta netta alla sua proposta, sia nella vendita che nella somministrazione. Era il lontano 2012. Niente serate modaiole e religiosi trend da osannare. Semplicemente un modo chiaro di vedere il vino che vive anche online con i racconti dei vignaioli scelti, con riviste e libri da consultare bevendo un calice e serate didattiche serie ma non seriose. La chiave è anche quella del bistrot, pochi piatti ma che variano spesso e che vanno al di là del banale tagliere. Ci sono gli "assaggi" per il bicchiere da aperitivo - nervetti con panzanella e yogurt - e qualche scelta più impegnativa per cena - lasagnetta, broccoli e mozzarella di bufala. Le proposte a bicchiere hanno un veloce ricambio e non mancano mai le etichette "orange wine" - almeno quattro tutti i giorni.
(Francesca Ciancio)
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