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LA GRIFFE

Il Marroneto Dop Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie

Su i Quaderni di WineNews
Vendemmia: 2008
Uvaggio: Sangiovese
Bottiglie prodotte: 9.500
Prezzo allo scaffale: € 50,00 - 55,00
Proprietà: Alessandro Mori
Enologo: Alessandro Mori

A Montalcino, è molto facile imbattersi in realtà vitivinicole straordinarie, un po’ più rare quelle dove la coltivazione del Sangiovese e la sua trasformazione in uno dei vini più celebri al mondo, rimanda ad una cifra stilistica decisamente classica. Fa parte senza dubbio di quest’ultimo gruppo, Il Marroneto di Alessandro Mori. Un’azienda, in realtà, che è completamente esplosa soltanto nel recente passato, almeno per i più, ma che aveva e continua ad avere potenzialità decisamente sopra la media. Basta “avventurarsi” tra le annate più vecchie e la riprova è immediata anche per i palati meno esperti. Il Marroneto ha cominciato la sua storia nel 1974, quando l’avvocato senese Giuseppe Mori acquistò il primo nucleo aziendale. Nel 1975, vennero piantati i primi 3.000 metri quadrati di vigna, nel 1979 altrettanti e nel 1984 altri 9.000. Nel 1980 uscivano dalla cantina le prime 1.855 bottiglie di Brunello di Montalcino. Dopo questi piccoli passi, la cantina venne ingrandita e mentre il padre ed il figlio Andrea decisero di continuare la loro carriera di avvocato, Alessandro si dedicò completamente all’azienda, seguendo le preziose indicazioni dell’enologo chiantigiano Mario Cortevesio e di Giulio Gambelli. Oggi, Il Marroneto conta su cinque ettari di vigneto, posti sul versante nord di Montalcino a oltre 400 metri sul livello del mare, 3 vini (realizzati non in tutte le annate) e circa 25 mila bottiglie di produzione complessiva (divisi fra Rosso di Montalcino, Brunello di Montalcino e Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie, il cru che con la sua presenza fa “saltare” la produzione della Riserva). Tra i Brunello 2008, annata peraltro, non particolarmente brillante, il cru Madonna delle Grazie brilla particolarmente. E’ un vino tendenzialmente duro che potremmo definire “lento”, nel senso che va aspettato non solo evidentemente nella sua evoluzione temporale, ma anche in assaggio attendendolo un po’ nel bicchiere. Poi tutto diventa più semplice e assolutamente notevole. Profumi classici, austeri, eleganti, palato serio, serrato, con trama tannica importante e acidità vivacissima.

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