Il contesto in cui si trova La Veranda è di quelli straordinari, non solo per l’affaccio sul Lago di Como, ma anche per la sontuosità di Villa d’Este, che ospita l’omonimo Hotel, esempio di architettura del Rinascimento italiano dichiarate Patrimonio dell’Umanità Unesco nel 2001. Non a caso il claim dell’Hotel è “dove dimora la meraviglia”. Meraviglia che fa il paio con il lusso che si concretizza, nel caso de La Veranda, anche nel rispetto di un dress code, formale ed elegante. Aperto anche a coloro che non soggiornano all’Hotel Villa d’Este previa prenotazione, si affaccia sui giardini che danno sul quieto lago divenendo nelle stagioni poco clementi, come suggerisce il nome, una sorta di giardino d’inverno, grazie a vetrate che emergono dal terreno. Lo chef Michele Zambanin propone una cucina classica italiana resa contemporanea con creatività. Tra mare e terra il menu degustazione, giocato su materie prime selezionate e stagionalità come quello alla carta, in cui compare anche il carrello del caviale.
(Clementina Palese)
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