Ardit Curri, che viene dall’Albania, ha lanciato nel 2014, nel centro di San Gimignano, il suo ristorante gourmet che arricchisce, negli stessi vicoli, un’offerta decisamente sopra la media insieme al “Cum Quibus” e al “Linfa”. La cucina del “San Martino 26” è caratterizzata da un approccio attento ma divertito e i piatti risultano piacevoli e ben costruiti, celebrando le migliori materie prime (in prevalenza stagionali e provenienti da fornitori locali) e le tradizioni toscane (con qualche mirata incursione anche dall’Albania) reinterpretate in chiave moderna. Dda segnalare, solo per fare alcuni esempi, il lampredotto di calamari (garum di calamari, panino e salsa verde), la pasta "Semi di Mela" (baccalà "in pastella" con il suo latte aromatizzato), l’acquacotta (caponata di verdure, parmigiano Reggiano, corteccia di noce e pane) e l’animella fritta (con cetriolo e salsa di pesce affumicato). Carta dei vini ben costruita tra Champagne, Toscana (guidata dai bianchi della città delle torri), e perfino un po’ di Albania.
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