
A WineNews, Cristian Ridolfi, presidente del Consorzio del Soave: sul futuro di una delle denominazioni bianchiste più importanti d’Italia. Che è anche questione di “stili”: “le Uga valorizzano le differenze nella denominazione, che sono una ricchezza, ma la comunicazione deve essere più omogenea e parlare delle due anime del Soave: uno pronto da bere, dall’espressione floreale, ideale per antipasti, aperitivi, e primi piatti, ed un “Soave d’annata”, che sa evolvere in maniera positiva nel tempo, è gastronomico e si abbina a tante cucine dal mondo”.
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