L’azienda di San Gimignano, 94 ettari a vigneto (con la superficie dedicata alla Vernaccia, 60 ettari, che è ancora la più estesa tra tutte le cantine private dell’intera denominazione) produce in media 1.000.000 di bottiglie ed ha una storia non secondaria nel panorama produttivo del bianco della città delle Torri, che comincia nel 1974 con protagonista Enrico Teruzzi. Una storia lunga e costellata di alti e bassi che, nel 2016, ha trovato nuova linfa, con il passaggio nell’orbita del Gruppo Terra Moretti, la holding di Vittorio Moretti che mette insieme Bellavista, Contadi Castaldi, Petra e Sella e Mosca, incontrando un rinnovato slancio e l’opportunità di una crescita più consapevole. La definizione stilistica dei vini, per esempio, sta cominciando a percorrere strade più articolate e intriganti, più moderne ma al contempo più in linea con l’espressività varietale e quella del territorio. Ne è un buon esempio la Vernaccia di San Gimignano Sant’Elena 2017 (non ancora in commercio), che in un’annata non certo facile per i bianchi, riesce a restare fragrante pur con l’intensità del frutto necessariamente amplificata. Il naso è caratterizzato da un fruttato quasi rigoglioso, rifinito da cenni di alloro, con qualche riecheggio balsamico. In bocca, il vino possiede una sapidità sempre in primo piano che ne allunga il sorso, uno sviluppo tendenzialmente croccante e un finale largo e profondo ancora sul frutto.
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