Una volta questo era un posto per merende. Negli anni ha cambiato volto, ma la famiglia Rastelli si è ben adeguata. Mauro e Cristina affiancano i genitori nel lavoro, un passaggio di testimone che ha portato con sé anche la spinta al rinnovamento. Il lavoro, oggi, riguarda tanto la scelta del prodotto, quanto lo studio della ricetta e le tecniche di cottura. Con qualche rinnovamento nella strumentazione a disposizione (un abbattitore, per esempio, e forni e frigoriferi più performanti) e tanta ricerca. In menu la radice territoriale, contadina, semplice e saporosa c’è tutta. Nel carciofo con la ricotta, come nella fettuccina con il ragù bianco di piccione, come pure i fegatini nella rete. Da lì in poi è una sequenza di sapori locali: ravioli di gramigna e santoreggia con ragù bianco di pollo alla cacciatora, piccione al forno, costine d’agnello panate al forno alle erbe, verdure golose. Cantina decisamente ben assortita e non solo con i vini locali, ma anche con la grande produzione francese.
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