Il panorama di struggente bellezza che porta a Orta San Giulio, è solo secondo rispetto all’armonia degli spazi di Villa Crespi, dimora storica in stile moresco dove Antonino Cannavacciuolo e sua moglie Cinzia Primatesta hanno dato vita ad un progetto unico. Il ristorante 3 stelle Michelin (e Relais Château) è un luogo di rara perfezione, in cui Campania e Piemonte si fondono in ogni passaggio dei menu, che accolgono le materie prime di eccellenza e le primizie, senza dimenticare mai il legame con la terra di origine dello chef. Se quindi la memoria del sud porta alla Linguina di Gragnano, calamaretti, salsa al pane di segale e al Rombo chiodato, conchiliacei, alghe marine, taccole, il nord piemontese si ritrova nella Trota in carpione e nelle Rane al burro, chantilly di aglio, crocchette di riso Zizania. I percorsi sono un crescendo di gusto e l’esperienza è resa magica da una sala sapientemente guidata dal maître Massimo Raugi, completata da una carta monumentale di eccellenze enologiche mondiali.
(Chiara Giovoni)
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