Dalla necessità di sbloccare il “de minimis” per le risorse degli aiuti che pure sono stanziate, alla sicurezza dei quartieri italiani, ma non solo. “Il settore deve ripartire, è fondamentale per il made in Italy e per le fiere stesse, che altrimenti rischiano di finire nel mirino di player stranieri. Speriamo nei vaccini. Gli eventi riprogrammati tutti nella seconda metà dell’anno? Le fiere sono imprese, si accollano il rischio di impresa, come visitatori ed espositori”.
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