La perdita dell’olfatto, spesso ritenuto sacrificabile rispetto agli altri sensi, come conseguenza del Covid, ha risvegliato i nostri nasi e oggi stiamo più attenti agli odori che ci circondano. “È il senso più misterioso, ma per la scienza è un “archivio” della memoria e delle emozioni”. Lo spiega Roberta Deiana, perfume writer, vincitrice del Premio Bancarella della Cucina e autrice de “L’Atlante degli odori ritrovati”. “Non esistono odori cattivi in assoluto: c’è comunque qualcuno nel mondo a cui piacciono”.
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