La siccità e le temperature record registrate a luglio e nella prima metà di agosto hanno fatto tremare la viticoltura italiana. Poi, ci ha pensato la pioggia a riequilibrare la situazione e a portare a termine un’annata decisamente positiva. Ma come cambia il lavoro in vigna nell’incertezza costante dettata dai cambiamenti climatici, e sarà in grado la vite, da sola, a rispondere alla mutevolezza del contesto meteorologico e climatico? Ne abbiamo parlato con Lamberto Frescobaldi, presidente di Unione Italiana Vini, e Riccardo Cotarella, alla guida di Assoenologi.
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