A WineNews Gianmarco Tognazzi, attore, produttore con la “La Tognazza”, e custode dell’eredità morale, in tema di vino e cibo, del padre Ugo. “Il vino speso dice “sono questo” o “sono quello”, noi invece facciamo un blend di uve da Toscana e Lazio, ci piace unire le cose, varcare i confini. Mio padre Ugo già negli anni 60 diceva che la differenza in cucina l’avrebbe fatta la materia prima del territorio. Il vino è convivialità, intorno ad un tavolo, dopo qualche calice, nacquero i termini della “supercazzola” di Amici Miei”.
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