Forse gli stessi pellegrini che qui si fermavano a mangiare lungo la Via Francigena, deviavano per l’Abbazia di Sant’Antimo, che leggenda vuole fondata da Carlo Magno. Seduti qui sembra di toccarla con mano: tra spiritualità e bellezza tra i più belli del territorio di Montalcino. A simboleggiarli, anche il vino che nasce nei vigneti di Brunello che circondano il “piccolo monastero in Toscana” raccontato dal regista georgiano Otar Iosseliani, le cui pietre ne “assorbono”, magicamente, i colori. Una sosta obbligata del mangiar bene, dal panorama unico: è questo ciò che evoca la cucina tradizionale di Castelnuovo dell’Abate dell’Agriturismo Fanti, fatta di qualità, legame e rispetto per il territorio, con lo charme tipicamente toscano a dare un ulteriore tocco. Si respira un’atmosfera familiare e curata (i cuochi sono Francesco De Simone e Valeria Minacci), dove i piatti declinano una ben eseguita variazione sul tema della cucina di tradizione. Una tavola autenticamente di campagna immersa in un paesaggio che trasuda storia e bellezza.
(are)
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