Spinto dalla cucina italiana candidata Unesco e da eccellenze come vino e olio, il turismo in Italia abbraccia vie più sostenibili, in risposta all’overtourism. “Si cercano cibi diversi in relazione alla meta, si va a Napoli per mangiare la pizza, in Sicilia per i cannoli, in Val d’Orcia per altri prodotti. Il cibo è sempre più determinante nella decisione di visitare un luogo, e c’è una forte associazione tra luogo e cibo, ma anche con la motivazione nella scelta di quel luogo e quindi di tutta l’esperienza del viaggio”. Così, a WineNews, Antonio Noto, direttore Noto Sondaggi.
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