“Questo riconoscimento è un segnale dell’attenzione verso i vini italiani a livello internazionale, anche per merito del lavoro degli enologi, da cui arriva un’evoluzione capace di fare grande il nostro Paese anche agli occhi della Francia. Alle istituzioni francesi ho detto che siamo il Paese più ricco in termini di territori ed autoctonie, dobbiamo solo imparare a raccontarle. Noi enologi siamo i primi addetti a farlo, non solo tecnicamente, ma anche emotivamente”.
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