Parla Maurizio Martina, vicedirettore generale della Fao: “nella salvaguardia delle pratiche agroalimentari dei territori c’è la chiave per il futuro”. La cosa vincente è coniugare tipicità e diversità di tante esperienze con l’innovazione. Che si può fare rimanendo ben ancorati alla diversità, non servono soluzioni omologanti o forzature. Si deve lavorare di più e meglio sull’aspetto nutrizionale, senza perdere il patrimonio di esperienze agricole, enogastronomiche e culinarie”.
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