“Il Trentodoc sta bene, nonostante un 2023 non positivo, dopo anni di crescita in notorietà e per il futuro siamo moderatamente ottimisti. Il mercato del Metodo Classico è nazionale, e abbiamo investito molto su Usa e Svizzera, forti della qualità riconosciuta dalla critica mondiale. Il territorio può affrontare il climate change, ma sottozone o specificazioni possono dare valore ma anche creare confusione nei consumatori. Dobbiamo far crescere ancora il marchio collettivo”. Così, a WineNews, Stefano Fambri, nuovo presidente Istituto Trentodoc e direttore Nosio (Gruppo Mezzacorona).
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