La cucina campana ha diffuso la “dieta mediterranea”, utilizzando i pomodori, l’olio, le verdure e anche la pasta. Al ristorante Il Principe di Pompei la materia prima dei piatti parte da qui. E da qui, il viaggio continua esplorando la viticoltura dell’area vesuviana, che conserva ancora oggi nei suoi caratteri particolari i segni delle sue antiche origini, consentendo agli ospiti del locale di fare una vera e propria “Pompei food and wine experience”. È un po’ questo il manifesto che anima la filosofia dello chef e patron de Il Principe Gian Marco Carli, sapiente continuatore della tradizione gastronomica partenopea, senza mai far mancare cenni storici reinterpretati in chiave moderna. Passando, per esempio, dalle alici marinate, scarola liquida, uvetta, pinoli del Vesuvio e cipolla fermentata al “Mescafrancesca Gerardo di Nola” in ragù di canocchie, aglio nero, sedano fermentato, salsa di carote arrosto e insalata di fagioli di Controne e alla pancia di maialino in lenta cottura, composta di albicocca del Vesuvio e scarola ripassata.
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