L’antefatto: cinquanta anni fa sulle sponde di un fiume una giovane coppia di ristoratori scelse questo luogo per la propria trattoria. Rolanda cucinava nel caldaio sul camino la pasta tirata e suo marito Emilio cuoceva alla brace le trote, i lucci, il castrato. Oggi, due fratelli continuano quell’esperienza a La Trota dal 1984, Sandro e Maurizio Serva, incentrando la loro cucina ancora sui pesci d’acqua dolce, deciso richiamo al territorio e alla tradizione culinaria di questo angolo del Lazio. Ma non solo. Continua e rigorosa la ricerca delle migliori materie prime, a rielaborare modernamente sapori sedimentati nella memoria, giocando sulle consistenze e le temperature con occhio attento alla leggerezza delle preparazioni. Un viaggio gustoso che può avviarsi con l’uovo al carciofo, salsa di topinambur e gocce di mentuccia, un classico de La Trota, passando per il riso affumicato al rosmarino con gamberi di fiume e strigoli e toccando l’acme con la trota fario e fois gras, salsa di mango e vaniglia, per terminare su freschezza e leggiadria con la zuppa di fragole e zenzero, ricotta e croccanti al cacao.
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