“Credo che si debba girare in positivo la comunicazione ed il sentiment. Il settore ha risposto in maniera molto positiva e corale. Vinitaly a giugno è un cambiamento importante, ma credo che si dimostrerà occasione di rilancio dei rapporti tra il vino ed i mercati che, in questo momento, non sono connessi, dagli Usa all'Asia, ma anche con i mercati continentali e del Nord Europa, che in questo momento hanno delle difficoltà a relazionarsi con il nostro Paese. Ho fiducia, è un mese ricco di manifestazioni, con cui il made in Italy punta a ripartire, non basteranno gli sforzi di Veronafiere o di Vinitaly, ci aspettiamo lo sforzo del sistema Paese”.
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