“Lontano dalla Terra è necessario costruire un equilibrio tra mondo vegetale e mondo animale, a cui appartiene anche l’uomo. Sulla Luna, come in prospettiva su Marte, dovremo cercare di essere autonomi e quindi coltivare. In serra, perché il suolo lunare è decisamente inospitale, con il minimo quantitativo di acqua ed energia, per offrire agli astronauti quei nutrienti essenziali al loro benessere. L’astronauta del futuro sarà quindi agronomo e coltivatore”.
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